
WhatsApp, se ricevi questo messaggio sei finito nel mirino dei truffatori - Computer-news.it
Se ti arriva questo messaggio su Whatsapp allora sei finito nel mirino di pericolosi truffatori: come puoi difenderti.
Un nuovo allarme truffe via WhatsApp sta interessando numerosi cittadini, anche nella provincia di Mantova, con messaggi ingannevoli che propongono false offerte di lavoro con retribuzioni apparentemente molto elevate e condizioni di lavoro semplici.
Queste frodi, sempre più sofisticate, mettono a rischio dati personali e finanziari degli utenti, soprattutto di chi è in cerca di occupazione.
La dinamica della truffa WhatsApp: come avviene il raggiro
Il modus operandi delle truffe via WhatsApp è ormai ben collaudato e si basa su un meccanismo di contatto diretto con la vittima. Gli utenti ricevono un messaggio da un numero sconosciuto che li informa di un presunto superamento di una fase di selezione per un lavoro part-time. Subito dopo, spesso arriva una telefonata con una voce registrata su WhatsApp che rafforza l’illusione della veridicità dell’offerta.
Come spiega Franco Bruno, portavoce della CNA, si tratta di una “truffa spregiudicata” che si serve di un testo ingannevole simile a questo: “Ciao! Abbiamo notato che il tuo curriculum è stato consigliato da diverse agenzie di reclutamento online. Vorremmo quindi offrirti un lavoro part-time che potrai svolgere nel tuo tempo libero. Hai solo bisogno di 60-120 minuti al giorno per portare a termine il lavoro. È possibile eseguire la valutazione online dei dati dell’applicazione per l’ottimizzazione a casa. La paga giornaliera varia da 300 a mille euro, tutta la paga viene pagata lo stesso giorno. Contattaci tramite WhatsApp”.
L’inganno si concretizza nel momento in cui l’utente viene invitato a cliccare su un link fraudolento, che apparentemente serve per aderire all’offerta. Questo passaggio è particolarmente pericoloso perché può compromettere la sicurezza dei dati personali, portare al furto di credenziali bancarie o all’installazione di malware sul dispositivo. Secondo Franco Bruno, le vittime più frequenti di questa truffa sono i giovani e chi si trova in una condizione di ricerca attiva di lavoro, soggetti più vulnerabili alle promesse di guadagni facili e rapidi. L’illusione di un’opportunità lavorativa semplice e ben remunerata spinge molti a fidarsi e a cadere nella rete dei truffatori.

La raccomandazione principale degli esperti e delle autorità è quella di mantenere sempre un atteggiamento critico e diffidare da offerte che sembrano troppo vantaggiose per essere reali. È fondamentale non cliccare mai su link provenienti da numeri sconosciuti e non fornire mai dati personali o bancari senza aver verificato l’autenticità della comunicazione. In caso di ricezione di messaggi sospetti come quelli descritti, è essenziale ignorare il contenuto e procedere immediatamente alla segnalazione alla Polizia Postale, che monitora costantemente questo tipo di frodi e interviene per tutelare gli utenti.
Questo tipo di truffe rappresenta una sfida crescente per le forze dell’ordine e per gli utenti della rete. Con l’aumento dell’utilizzo di piattaforme di messaggistica come WhatsApp, i truffatori affinano continuamente le loro tecniche per ingannare le persone più vulnerabili. Per questo motivo, è cruciale diffondere la cultura della sicurezza digitale e sensibilizzare le persone, soprattutto i giovani, sui rischi di queste comunicazioni ingannevoli. Le campagne informative, il coinvolgimento di associazioni come la CNA e l’intervento della Polizia Postale giocano un ruolo fondamentale nel contrastare la diffusione di queste truffe.